Un Sacro Graal per Leno e per la Bassa

Si concretizzerà domenica 13 febbraio, l’opera di ricucitura storico-culturale tra la riscoperta Abbazia benedettina lenese e il più insigne grange di Montecassino, con un importante evento che si terrà dentro alla chiesa parrocchiale di Leno, quando il parroco Monsignor Giambattista Targhetti, solennemente accoglierà sua Eminenza Bernardo D’Onofrio, vescovo di Cassino e abate del monastero di Montecassino.

montecassinoTutto incominciò nell’estate 2004, allorquando una delegazione del Dominato Leonense, che nel DNA statutario contempla la valorizzazione del territorio bassa Bresciana, si recava sul sacro monte cassinese in visita ufficiale all’Abbazia e al suo Abate. Il gruppo, guidato da Luigi Pettinati, direttore generale di Cassa Padana, si recò a Montecassino col chiaro intento di ricucire la perduta collaborazione tra Leno, il suo monastero e l’ Abbazia di San Benedetto, collaborazione di carattere religioso prima, ma anche economica e culturale, principiata quando, più di mille anni fa, l’abate Petronace da Cassino si recava nella bassa Bresciana, a Leno, per edificare il famoso monastero recentemente riscoperto.

Il 13 febbraio prossimo venturospiega con entusiasmo e soddisfazione il direttore Luigi Pettinati– tutto ricomincerà, proprio con questo incontro tra i due Abati e con gli accordi presi a suo tempo tra sua Eminenza il vescovo D’Onofrio che è stato chiaro: Ciò che faremo è questo, noi verremo da voi e voi da noi, nel nome della fede, del passato e intenso lavoro svolto insieme. Faremo convegni, allestiremo mostre, rinverdiremo la memoria persa della mia e della vostra terra…

L’occasione propizia si è rivelata sotto le forme di un prezioso calice dorato risalente al quindicesimo secolo, già appartenuto al monastero di Cassino, rinvenuto a Londra e acquistato dalla Fondazione Dominato Leonense per essere donato all’Abbazia di Montecassino a sugellare il ritrovato legame.

Il 13 febbraio Mons. D’Onofrio giungerà a Leno per celebrare, con l’Abate locale, un rito solenne che vedrà l’antico calice “dell’alleanza” salire sull’altare della cattedrale lenese. Accanto al rito religioso la giornate prevede un altro momento solenne nel corso del quale l’Abate venuto da Cassino e gli esponenti della Fondazione bresciana sigleranno un protocollo d’intesa, preludio di future collaborazioni in campo storico, culturale, artistico.

Le sinergie, gli scambi che da tale unione potranno scaturire rappresentano un “valore” che la Fondazione Dominato Leonense intende perseguire e mettere a disposizione del territorio, a tutti coloro che hanno in animo la conoscenza, la riscoperta e la valorizzazione delle antiche radici comuni.

Di Gian Mario Andrico

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