Donata alla Fondazione la chiesa di San Nazaro e Celso

 

Leno (Bs) – Giovedì 29 marzo 2007: è una giornata storica!
A Brescia nel tardo pomeriggio, davanti ad un notaio, gli eredi di Leopoldo Gatti hanno donato alla Fondazione Dominato Leonense la chiesetta dei Santi Nazaro e Celso. Si tratta dell’ultimo atto dopo mesi di ricerche ed accordi coi proprietari e il primo passo verso la rinascita di questo importante edificio.

La chiesetta, situata in contrada ‘Plauda’ a due chilometri da Leno, sulla strada per Calvisano, è una costruzione molto antica: il primo riferimento che abbiamo risale al 1194 e lo troviamo sul volume “Dell’antichissima Badia di Leno” di Francesco Antonio Zaccaria, dove si cita una celebrazione fatta dall’abate di Leno. Il prof. Angelo Baronio, nel suo libro Monasterium et Populus, afferma che la chiesa risalirebbe addirittura al periodo Pre-Longobardo.atto_donazione

Vi sono poi svariati documenti che ne attestano la funzionalità nel corso dei secoli: era infatti abitualmente utilizzata dai contadini delle cascine vicine per le messe domenicali (ricordiamo che un tempo le corti erano abitate da molte famiglie). Nel 1880 però la chiesa, di proprietà del comune, comincia ad avere i primi segni di cedimento, si decide quindi di venderla ai signori Borsa e Crosti per la cifra di 1390 lire. Gli acquirenti, titolari di un omonima impresa edile, si impegnarono a rinnovare gli ambienti, mettendola poi a disposizione dei fedeli per una sola celebrazione all’anno in onore dei Santi Nazzaro e Celso, interrompendo la consuetudine antichissima della messa domenicale, con grande disagio delle cascine vicine. I lavori vengono effettuati però in maniera parziale, i proprietari della cappella agli inizi del secolo si trasferiranno abbandonandola; venne poi correttamente conservata dalla famiglia Gatti fino agli anni sessanta.

In quegli anni infatti la chiesa era utilizzata dagli abitanti di Leno e dintorni per celebrare i matrimoni, delle bellissime cerimonie che ancora oggi in molti ricordano con nostalgia.

Da qui in poi, pochi si sono interessati a questo luogo; si e’ cercato di salvare quadri e suppellettili ma con scarsi risultati. Oggi il tetto e’ ormai crollato e si è stimato che se non si interverrà nel giro di un anno la chiesetta crollerà definitivamente.

Di fronte a questa triste prospettiva la Fondazione ha deciso di intervenire; mesi fa sono iniziate le ricerche per individuare i legittimi proprietari, da qui i primi contatti, le visite, le delicate trattative, fino al raggiunto accordo di una donazione alla Fondazione.

Il primo passo importante è stato fatto, ora ci si adopera per il secondo: cercare di porre in sicurezza l’edificio, tramite una copertura ed eventuali puntelli per reggere i muri, evitando così un ulteriore degrado.

Da qui parte l’avventura, con pazienza ed entusiasmo la Fondazione, con l’aiuto del dott. Andrea Breda della Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia, porterà avanti degli studi sulla chiesetta per individuare la forma originale e tentare poi di restaurarla. Il percorso è lungo e presumibilmente accidentato, ma il pensiero è già la: alla prima celebrazione nella rinata chiesetta dei Santi Nazaro e Celso.

Un sogno? Da oggi non più.

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